In psicologia, la resilienza è la capacità di affrontare un evento negativo, superarlo ed uscirne rinforzati, riorganizzando positivamente la propria vita.
Essere resilienti non è sinonimo di invulnerabilità, non consiste nel non farsi toccare dagli eventi negativi, negandoli o minimizzandoli, non significa restare uguali a sé stessi respingendo gli urti, significa piuttosto farsi modellare da essi, acquisendo una più approfondita e consapevole conoscenza di sé, sapendo cogliere le opportunità di crescita personale.
In sintesi la persona resiliente riesce a trasformare l’evento negativo in fonte di apprendimento, inteso come la capacità di acquisire competenze utili per migliorare la qualità di vita e proseguire nel proprio percorso di crescita e realizzazione, perseguendo il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
La resilienza può essere sviluppata e appresa in quanto ha a che fare con i propri pensieri, le proprie emozioni, i comportamenti messi in atto, pertanto non è un dono che si ha o non si ha.
Quali sono i fattori che influenzano la resilienza ed aiutano a svilupparla?
- Caratteristiche genetiche: temperamento, personalità. (Rappresenta solamente la base ed indica qual è il nostro punto di partenza e quanto dobbiamo lavorare su noi stessi; questo fattore non deve rappresentare motivo di sconforto, poiché se siamo portati ad agire in un determinato modo, non vuol dire che non possiamo migliorare o cambiare).
- Attribuzione cognitiva positiva:
- Ottimismo: Il soggetto ottimista interpreta le difficoltà come transitorie e non permanenti, come circoscritte e non pervasive a tutti gli ambiti di vita, infine come non unicamente dipendenti dalla sua responsabilità, bensì come frutto del concorso di più variabili, alcune delle quali fuori dal suo controllo.
- Autostima: avere un giudizio positivo di valore personale nei diversi ambiti di vita ci fa attingere con più facilità alle risorse necessarie utili ad affrontare le diverse situazioni.
- Autoefficacia: la convinzione di poter dominare una determinata situazione aiuta ad attribuirsi un certo grado di controllo sugli eventi esterni.
- Competenze personali: la consapevolezza delle proprie competenze risulta essere un elemento fondamentale, poiché conoscere i propri punti di forza e i propri punti di debolezza ci permette di dare alla vita una giusta direzione, lavorando sui propri limiti e perseguendo obiettivi in linea con le nostre competenze più forti.
- Supporto sociale: famiglia, amici, ambiente. (La resilienza è un costrutto multidimensionale che risiede anche nel contesto sociale di appartenenza, nella rete di relazioni intessute prima e dopo l’evento negativo, nel sostegno pratico ed emotivo di cui ognuno dispone. Chi ha una buona resilienza è in genere coinvolto in buone reti di relazioni sociali e non ha difficoltà ad aprirsi con gli altri, a manifestare il proprio dolore e le proprie emozioni dolorose e a chiedere aiuto nel momento del bisogno).
- Emozioni positive: sperimentare emozioni positive cercando di focalizzare la nostra attenzione su ciò che ci fa stare bene aiuta le persone a superare le difficoltà.
- Obiettivo definito: sapere dove si vuole andare e cosa si vuole perseguire aiuta a superare i momenti di stallo e a mettere in atto strategie efficaci.
«Quello che non mi uccide mi rende più forte»