L’Intelligenza Emotiva

Il concetto di intelligenza emotiva è stato introdotto per la prima volta da Salovey e Mayer (1990) come “La capacità di comprendere e monitorare le proprie e altrui emozioni, distinguendole ed usando tali informazioni per guidare il proprio pensiero e le proprie azioni”. Quest’abilità comporterebbe in particolar modo il coinvolgimento di tre processi differenti: valutazione ed espressione delle emozioni in se stessi e negli altri, regolazione delle emozioni in se stessi e negli altri, uso delle emozioni in modo adattivo.

Tale concetto è stato successivamente ripreso e diffuso da Daniel Goleman (1995) definendola come “La capacità di rimanere focalizzati sul proprio obiettivo, riconoscendo e comprendendo le proprie e altrui emozioni, gestendole positivamente tanto interiormente quanto nelle relazioni sociali”.

In particolare ha individuato 5 ambiti principali su cui si basa l’intelligenza emotiva:

  1. Conoscenza delle proprie emozioni: capacità di riconoscere e monitorare le proprie emozioni.
  2. Controllo delle emozioni: capacità di controllare le proprie emozioni in modo appropriato.
  3. Motivazione di se stessi: capacità di dominare le emozioni per raggiungere un obiettivo. In questo ambito lo “stato di flusso” rappresenta il momento in cui si è completamente immersi in un compito che piace, focalizzati sull’obiettivo, con uno stato emotivo assolutamente positivo.
  4. Riconoscimento delle emozioni altrui: la capacità di riconoscere le emozioni e i sottili segnali sociali che indicano necessità o desideri altrui. Esistono due tipi di empatia: quella cognitiva, associata alla capacità di assumere il punto di vista dell’altra persona per capirne ragionamenti (per es. durante una discussione) e quella emotiva, associata alla capacità di riconoscere e comprendere le emozioni altrui cogliendo sottili messaggi non-verbali.
  5. Gestione delle relazioni: capacità di dominare e gestire le emozioni nelle relazioni e saper leggere accuratamente le situazioni sociali in modo da trattare con efficacia le interazioni, i conflitti, i problemi comunicativi.

Come scritto nei precedenti articoli la conoscenza ed il controllo delle proprie emozioni sono direttamente collegati alla conoscenza ed il controllo dei propri pensieri e delle immagini mentali, da cui scaturiscono determinate risposte emotive.

Il costrutto di intelligenza emotiva è molto importante per raggiungere i propri obiettivi e non essere indotti ad assumere comportamenti che possano allontanarci dal loro conseguimento. La famosa espressione “devo contare fino a 10 prima di rispondere” ne è un esempio, poiché essere sopraffatti dall’emozione in determinate situazioni può essere controproducente e non “Intelligente”.

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